venerdì 8 giugno 2007

Questione di feeling...o di testa?


Devo dire che sono rimasto indeciso fino all'ultimo prima di scrivere questo post. Due erano infatti gli argomenti che mi stava a cuore toccare questa settimana: la prima vittoria di Costantino Rocca nel senior tour e un un argomento un po' più pratico, la scelta del bastone da parte di noi dilettanti. Ma alla fine ho scoperto che la cosa non escludeva l'altra.

Fare i complimenti da concittadino al grande Costantino infatti, mi permette di cogliere la palla al balzo e domandarmi, ma davvero i senior devono acquistare i propri bastoni utilizzando criteri differenti da quelli dei giocatori "Under 50"?

In definitiva: un bastone si sceglie con la testa o con i sensi?

Per Rocca il discorso è differente, è chiaro: senior o no, si tratta a tutt'oggi di uno dei migliori giocatori di ferri puri del mondo. Chi ha avuto la possibilità di vederlo anche solo praticare dal vivo, potrà testimoniare come il suo swing sia davvero un concentrato di morbidezza e precisione che potrebbe spedire una palla in bandiera anche usando un battipanni, ma certamente non per tutti la situazione è la stessa.

Proprio domenica scorsa al Golf Villa Paradiso di Trezzo d'Adda si è svolta un giornata di test della Callaway. Fra i numerosi soci che hanno deciso di provare il materiale di questa marca universalmente conosciuta, la maggior parte (almeno nelle ore durante le quali anch'io stavo praticando) era in età per essere senior o quasi e una delle domande ricorrenti era quella che riguardava il grado di rigidità dello shaft e la forma della testa.

Ho anche avuto modo di convesare per qualche minuto con un socio del golf, che mi ha spiegato di essere un handicap 24, di aver acquistato dei bastoni perimetrali in grafite firm ma che alla prova del campo le sue sensazioni gli facevano privilegiare dei bastoni apparentemente inadatti: dei ferri forgiati in acciaio stiff!

E allora la domanda si pone: cosa di deve privilegiare nella scelta del bastone, per un senior o per un giocatore più giovane, la sensazione, il feeling, magari condizionata dall'estetica del bastone o piuttosto le indicazioni più tecniche delle case produttrici?

Bé, se devo dire la verità io parto dal presupposto che non esiste un golfista uguale ad un altro. Non esiste la "categoria dei cinquantenni", sarebbe troppo facile: ciò che si è fatto nei 49 anni precedenti a questa soglia è troppo rilevante e ogni fisico ha subito esperienze e sollecitazioni troppo diverse e così anche a 30, 40 e 45 anni!

Il golf è un gioco di testa perchè i sensi contano tantissimo e allora perchè non essere romantici e pensare che il bastone giusto per noi è quello che ci da più fiducia anche sono nel guardarlo, nel sentirne il rumore quando attraversa un ciuffo d'erba o quando si immerge nella sabbia di un bunker?

Certo, per quanto riguarda la canna più adatta al nostro movimento forse sarà meglio affidarci al nostro commesso di fiducia (e magari avere l'umiltà di riconoscere che anche con un bastone un po' più morbido, non perderemo l'occasione di qualificarci per lo US Open) ma per il modello potrebbe essere bello lasciare che sia il cuore a guidarci, cosa che potrebbe renderci golfisti tutti un po' più divertiti e sereni, se non proprio più precisi...




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