domenica 22 luglio 2007

L'incompiuta


Scrivo questo blog un po' di getto, pochi minuti dopo la fine di questa entusiasmante 136esima edizione dell'Open Championship. Bello, bellissimo, come e più di sempre!
Sembrava tutto pronto e scritto per un apoteosi spagnola: il grande Seve Ballesteros che a poche ore dall'inizio del torneo annuncia il suo ritiro là dove aveva trionfato per la prima volta, Miguel Angel Jimenez che si piazza da subito nel gruppetto dei migliori e tira fuori dal cilindro alcuni colpi da cineteca e soprattutto un Sergio Garcia che finalmente libero dell'ombra di Tiger Woods sembrava avviato a conquistare il suo primo major, proprio in quella Scozia che tanto lo ama, in quell'Europa della quale porta i colori ogni due anni.
Invece è stata una favolosa, emzionante incompiuta!
Sì perchè dopo tre giorni tutto sommato dominati, mentre Tiger annaspava alla ricerca di un gioco, mentre gli americani affondavano fra le pieghe di questo perfetto link, mentre le certezze e le speranze di tanti contender si accavallavano fra le buche, Garcia non sembrava cedere a quelle insicurezze che lo attanagliavano da mesi, stretto alla sua coperta di Linus dalla forma di belly putt targato Taylor Made.
Invece nel quarto giro, come da programma all'Open Championship e soprattutto in quest'angolo della contea di Angus, tutto è cambiato: Garcia è partito fortissimo e poi è inesorabilemnte calato, un grandioso Andres Romero ha dovuto prendere due mazzate sotto forma di doppio bogie prima di cedere il primo posto, dimostrando comunque un talento prezioso e tutto da sviluppare, ma soprattutto è salita alla ribalta la faccia da bravo figliolo, gli occhi spiritati del figlio d'Irlanda Padraig Harrington. Il suo gioco è stato, secondo me, di un abellezza assoluta fino a quando....fino al rieccheggio del fantasma di Van der Velde! Ma come? Ancora? Ancora un doppio bogie alla diciotto per perdere un open quasi vinto?
No, Stavolta alla spavalderia francese, si è sostituita 8 anni dopo, la cocciutaggine dell'Isola di Smeraldo: Harrington ha sopportato due voli in acqua ha chiuso con un sei che unito al 5 di Garcia li ha portati al meritato play-off e lì non ha più mollato la presa aiutato da un paio di putt malandrini dell'iberico che hanno solo baciato la sponda della buca, quando avrebbero potuto entrarvi.
Alla fine è stato bello così, con l'abbraccio al figlio Patrick, con la bandiera tricolore con l'emozione comunque di un nuovo major winner europeo!
Lo ammetto, pomeriggi come questo mi fanno dimenticare che mentre questi fortunati si stavano giocando il torneo più importante del mondo (anche se sotto la pioggia, chi se ne importa) io mi son dovuto limitare a passare l'aspirapolvere in salotto mentre non riuscivo a staccare gli occhi delle linee dei putt...

lunedì 9 luglio 2007

Golf e vacanze


E' passata qualche settimana dalla straordinaria cavalcata di Cabrera in terra statunitense e mentre altri tornei dell'European Tour ci fanno sognare ogni fine settimana lidi e green lontani, si avvicina il momento di scegliere dove passare le meritate vacanze.

Si avvicina...parole grosse...se avete una moglie pari alla mia, la scelta dovrebbe essere già stata fatta da aprile, ma tant'è, poniamoci davanti in situazione ipotetica: il lavoro ci permette di scegliere dove andare, il portafogli ci asseconda, la consorte pure...e allore che fare?

Bé, secondo le statistiche i golfisti sono fra gli atleti che maggiormente cercano di unire la propria passione con le mete di vacanza e dunque le possibilità sono davvero infinite.

In Europa la prima meta che viene in mente è la Scozia, la patria del golf. Certo a tutt'oggi nei dintorni di Carnoustie, che fra due settimane sarà sede di Open Championship, trovare una camera in Bed & Breakfast ad un prezzo umano è considerato impresa davvero irraggiungibile, ci sono però talmente tante possibilità di interesse nella terra che fu di William Wallace, dal Fife alle Highlands, dalla Regione di Perth a Lochness, che ovunque andiate troverete gente simpatica, grandi campi da golf e questa è la miglior sorpresa...ottimo cibo!

Se il clima che cambia 7 volte al giorno non è di vostro gradimento e volete rimanere a latitudini più latine, ecco che la Spagna potrebbe essere la vostra scelta. In Andalusia, quello che un paio di decadi fa era solo terra brulla buona per girare spaghetti western, oggi è un paradiso per golfisti: anche qui una scelta vastissima di possibilità, green fee per ogni tasca (in particolare se non temete il sole a picco o se non disdegnate una partita al tramonto, esperienza comunque da provare) e relativamente poca distanza dall'italica terra natìa. Severiano Ballesteros ha disegnato parecchi campi nei pressi di Malaga e onestamente quando ho avuto la fortuna di provarli posso dire di averli trovati magnifici, anche se non si trattava del celeberrimo club di Valderrama.

Infine la terza via è quella degli amanti del trekking. Insomma, passeggiate, picnic, fiacche e dolori plantari assortiti!

Se fra una scalata e l'altra vi piacesse anche tirar palline verso gli splendidi panorami alpini, l'Alto Adige e la vicina Carinzia austriaca offrono davvero ottime possibilità di svago e una varietà di scelta che è davvero più ricca di quanto si possa aspettare.

Queste sono solo alcune delle mete che l'Europa offre ai golfisti vacanzieri...vi viene in mente qualche alternativa? Speditemela e vediamo se agli appassionati in linea possono far comodo anche i vostri suggerimenti!