lunedì 28 gennaio 2008

Andiam, andiam, andiamo a lavorar...

Approfittando della bellissima giornata di ieri, tanti golfisti hanno dichiarato ufficialmente finita la stagione del letargo invernale e si sono rimessi al lavoro in in campo.
Che bella sensazione, che magnifica atmosfera e...che flappe! 
Certo, bravi o meno bravi; prima, seconda o terza categoria, tutti dobbiamo passare sotto la spada di Damocle di quei primi incriccati swing, provati al freddo di una mattina di Gennaio, sotto lo sguardo fra il divertito e il comprensivo dei compagni di gioco e qualche commento a mezza voce della propria moglie, che ironizza sull'utilità delle ore passate a provare il putt sul tappeto del salotto.
Questo è l'impatto, ma poi la passione prende il sopravvento, le spalle cominciano a ruotare, per miracolo le mani si scaldano, il grip si aggiusta e qualche colpo comincia e partire anche dalle facce lucide dei ferri lasciati "riposare" qualche giorno in garage.
Tutta questa premessa, solamente per descrivere quanto può essere bello ritrovarsi una domenica mattina in un campo di golf: niente gara (ci mancherebbe pure l'umiliazione di uno score), solamente un campo, dei compagni di gioco e tanti colpi da tirare, provare e riprovare, senza la paura di dover salvare un par per non prendere la virgola, senza l'assillo di dover giocare il bastone più sicuro, senza dover fare per forza un drive lungo prima dell'inevitabile arrabbiatura, ma con la soddisfazione di poter anche giocare tutto un par 5 solo con i ferri e guarda caso, salvare un bel par senza sforzo...pensa in gara non mi riesce mai! 
Qualche coraggioso azzarda pure una scommessa, la classica birretta post giro, ma niente più: in queste giornate il golf non è più questione di giocare per vincere, è questione di ascoltare il suono di un bel ferro 3 portato in sostituzione dell'ibrido del quale ci si è disfatti prima di acquistarne uno nuovo, è questione di sorprendersi per la sensazione piacevole che da un vecchio pullover indossato sotto alla giacca iper tecnica arrivata per Natale e per il fatto che si riesce a marcare una pallina anche con un semplice marchino invece del solito vagone di monetaglia che ci si porta in tasca.
E' davvero bello, quasi un piacere, veder i propri fare un volo pessimo e riuscire a pensare che è quasi meglio, così se ne può provare un' altro, quello che in gara non si ha mai il coraggio di tirare...
Sì, per tanti appassionati questo è il golf di gennaio, quello che viene prima dei circuiti, dei piatti d'argento, delle liste d'attesa nel circolo aperto solo ai soci e nel quale fino al sabato sera non sai se potrai giocare: sembra quasi un bel gioco, non trovate? 

sabato 19 gennaio 2008

LA PALLINA DEI SOGNI


Prendo spunto dall'ultima pagina inserita nel nostro sito, Polosgolf.com, per una piccola riflessione: quante volte i clienti dei negozi come Polos ed i golfisti in generale, sottovalutano l'importanza della scelta di una pallina adatta al proprio gioco?
Certo, a tutti piacerebbe saper far volare una Pro V1 come farebbe un Tiger o un Ernie Els, sparandola a 300 metri, ma così come la scelta del bastone giusto è fondamentale, anche per le palline non si dovrebbe mai cercare di spingere troppo una pallina non adatta.
Ecco perché è importante farsi consigliare dal proprio commesso di fiducia. E non si tratta di comprare sempre la pallina più costosa, anzi.
Parlando con tanti amici golfisti e confrontando le impressioni raccolte con quelle che ogni giorno sono registrate dai nostri commessi, ci si accorge di come i golfisti passino l'inverno a pensare come sostituire i bastoni che magari l'anno prima non hanno, a loro giudizio, fatto pienamente il loro dovere. 
davvero in pochi si rendono conto che le reazioni di diverse palline al medesimo colpo possono essere davvero opposte: è importante lavorare sul proprio swing in campo pratica analizzando la tipologia del proprio gioco. Il tipo di volo di palla, l'effetto che naturalmente tendiamo a dare al nostro colpo standard: ad ognuna di queste informazioni corrisponderà un tipo di pallina differente.
L'importante sarà lavorare con serietà ed evitando un difetto di tanti golfisti: quella reazione naturale che ci porta a dire: questo colpo è stato un caso, non ne tengo conto perché normalmente il mio gioco è diverso...non sbaglierei mai così! 
E' importante tenere conto di ogni singolo colpo, proprio perché anche grandi campioni dallo swing super ripetitivo raramente riescono (quasi mai in realtà) a mettere due colpi esattamente uguali uno in fila all'altro!
L'offerta di palline presenti sul mercato oggi è amplissima, la prossima volta che entrate in un pro-shop soffermatevi qualche minuto a valutare al meglio le variabili, sarete sorpresi dall'effetto positivo che avrà sul vostro gioco.
Alla prossima,
Marco by Polos

giovedì 10 gennaio 2008

QUANTI PROBLEMI...

Cari amici,
mi scuso se ci siamo eclissati negli ultimi mesi! Mi sono reso conto che per implementare una realtà come il sito di Polos, ci vuole davvero tanto impegno e di tempi in questi mesi non ce n'è davvero stato troppo a disposizione!
Ma non vi preoccupate... come si dice anno nuovo, vita nuova! E così come d'inverno ci si allena per tornare in forma, anche Polosblog tornerà fra brevissimo con novità e una cadenza finalmente continua, nonostante virus e spamming siano sempre dietro l'angolo!